Gli stranieri che desiderano comprare un immobile in Italia, la domanda
di immobili in arrivo dall’estero è cresciuta del 52,4% rispetto allo
stesso periodo dell’anno scorso. La Germania conquista il primo posto
della classifica del report dedicata alle nazionalità, ottenendo il
15,16% sul totale delle richieste in arrivo nel primo semestre del 2016. Seguono
gli Stati Uniti (14,27%), stabili al secondo posto come l’anno passato,
e la Gran Bretagna (13,67%). La top ten vede poi in lista la Francia
(7,19%), il Belgio (6,78%), l’Olanda (5,60%), la Svizzera (4,88%), la
Svezia (4,03%), il Canada (2,63%) e il Brasile (1,52%). Nonostante la
momentanea battuta di arresto degli inglesi dovuta all’incertezza della
Brexit – nel complesso il bilancio è positivo. Gli inglesi,
notoriamente lo zoccolo duro degli investitori immobiliari in Italia,
sono in crescita seppur con un tasso meno sostenuto (22,28%) rispetto a
quello generale, passando dal primo al terzo posto della classifica
relativa alle nazionalità, scambiandosi di posto con i tedeschi. I
britannici hanno iniziato da un po’ di tempo a dirigere il loro
interesse verso mete italiane alternative con budget meno impegnativi.
Con l’avvento della Brexit questo trend si sta consolidando e forse
rappresenta anche un’occasione per aree dell’Italia più defilate. Altro
discorso invece per i tedeschi che stanno incrementando le richieste a
ritmi notevoli (+119,25%). Nel dettaglio, il prezzo medio delle
proprietà richieste si attesta sui 435 mila euro, oltre il 67% riguarda
immobili che hanno un valore fino a 250 mila euro e il segmento lusso si
ritaglia una fetta consistente del 14,31%.Per quanto riguarda la
tipologia, la scelta cade soprattutto su immobili indipendenti più che
su appartamenti, e la maggioranza delle richieste è per case abitabili
(63,50%). Ben il 27,07% delle istanze è per immobili da ristrutturare,
in parte o completamente.
Toscana, Liguria e Puglia si confermano
come le regioni preferite, seguite da Lombardia e Umbria che chiudono
la top five. Sempre nell’ambito delle performance per regione, Calabria,
Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Molise stanno vivendo un momento
d’oro rispetto all’anno precedente, con un tasso delle richieste più che
raddoppiato.