Descrizione
Prestigiosa tenuta, composta dalla villa principale, da due casali e da circa 200 ha di terreno in vendita ad Arezzo, in Toscana.
In passato, la tenuta faceva parte di un’importante complesso monumentale che rappresenta, al pari del Castello di Brolio, uno dei più imponenti e rari esempi di architettura neogotica di fine Ottocento in Toscana ed era a suo tempo la più vasta e importante dell'intero Casentino.
Fin dai primi del Quattrocento l'immobile fu di proprietà della famiglia fiorentina dei Rondinelli Vitelli e successivamente, per discendenza, dei conti Bastogi (celebri magnati delle Ferrovie, a cui si deve il radicale rifacimento ottocentesco) e Paolozzi Strozzi.
Il complesso fu progettato dall'architetto Luigi Agnolucci e realizzato fra il 1887 e il 1905 per incarico del conte Giovannangelo Bastogi e di sua moglie Clementina Rondinelli Vitelli. Contemporaneo di Pietro Marchetti (l'architetto del coevo Castello di Brolio) e, come lui, formatosi presso la scuola senese di architettura, particolarmente sensibile al gusto neo-gotico d'impronta internazionale, Agnolucci realizzò un grandioso e articolato complesso monumentale mediante l'utilizzo di materiali tipici dell'architettura toscana (mattoni in cotto, pietra forte da cave locali, travertino di Rapolano) e servendosi di esperte maestranze fiorentine e di qualificatissime e rinomate botteghe d'arte, allora molto richieste per ville e palazzi a Firenze e dintorni, per realizzare molti ornamenti in stile - sculture, ferri battuti, colonne, capitelli ecc.
Infatti, la villa presenta numerosi inserti decorativi analoghi, come la loggia all'ingresso laterale, ornata di colonne in travertino e teste zoomorfe sui peducci delle volte inferiori.
La villa in pietra si sviluppa su 650 mq netti complessivi ed è suddivisa in due unità immobiliari con accessi indipendenti.
Caratterizzata dalla torre merlata, nasce come casino di caccia e casa di guardia a presidio del castello che sorge nelle immediate vicinanze, ma dal cui viale di accesso è separata dalla strada comunale. Nel corso del Novecento, parte della villa fu adibita ad abitazione colonica.
Per quanto sia completamente indipendente dal castello, la villa ne condivide fin dalle origini la storia e presenta le stesse caratteristiche architettoniche, sia nei materiali che nello stile.
Al piano terreno, l'interno è articolato in ampi ambienti voltati a crociera dai quali, mediante lo scalone monumentale, si ha accesso al piano superiore e ai due livelli del sottotetto.
Le finiture interne e tutti i dettagli esterni sono originali e mantenuti integri.
Dal punto di vista della struttura, la costruzione non evidenzia lesioni o cedimenti ed è in ottime condizioni. L'immobile, luminosissimo, gode di affacci panoramici sulla vallata.
L'edificio è vincolato ai sensi della L.1089/3, risulta regolarmente censito al Catasto dei Fabbricati ed è urbanisticamente rurale.
Inoltre, all’interno dell’azienda sono presenti due casali in pietra da restaurare.
Il primo casale da ristrutturare copre una superficie complessiva di circa 590 mq.
Il piano terra ospita 9 vani ad uso cantina e tre ex stalletti.
Una scala esterna conduce all’ex fienile al piano primo. Il piano primo comprende 9 vani e l’ex fienile.
Adiacente al casale, è presente un piccolo capanno di circa 40 mq.
Il secondo casale, anch'esso da ristrutturare, si sviluppa su 310 mq ed è composto come segue.
Il piano terra è composto da 3 cantine e un ampio fondo.
Il piano primo, accessibile tramite una scala interna, ospita 6 vani, un bagno e un disimpegno.
Il casale è integrato da due annessi separati: il primo, di 35 mq, è costituito da un forno al piano terra e da due piccoli ripostigli al piano primo, mentre il secondo, di 175 mq, è costituito al piano terra da 6 vani ad uso ripostiglio e al primo piano da un capanno, accessibile tramite una scala esterna.
La proprietà è completata da 200 ettari complessivi, con porzioni agricole di varie colture e per lo più boschivo.